UN'ESTATE DIFFERENTE CON WORKAWAY

 

Per chi si sia chiesto dove fosse sparita la sottoscritta nel periodo estivo, ecco la risposta: niente Regno Unito ma tanta voglia di caldo e soprattutto di esperienze nuove e, vista la situazione pandemica del momento, perché non optare per un posto relativamente vicino (europeo) e paradisiaco come le isole Canarie? Biglietto aereo pronto, prima destinazione Tenerife, un po' per capire che aria tira e iniziare ad ambientarmi in un mondo tutto partcolare, in un’isola non proprio dietro l’angolo, dove però si dice che sia primavera tutto l’anno.

Dopo aver trascorso solo alcuni giorni lì, mi metto in contatto tramite il sito web Workaway con una coppia di signori scozzesi che cercano compagnia a Lanzarote. E’ così che decido di spostarmi in quest’altra isola, dove rimango per un paio di settimane, ospite di David e Eden. Dico ospite anche se da loro ci sono arrivata come volontaria... Per chi non conoscesse workaway, si tratta di una piattaforma web che cerca volontari desiderosi di esplorare nuove culture, in cambio di vitto e alloggio, anche se dipende spesso dall’host. In questo caso i due simpatici signori residenti alle Canarie mi hanno chiesto di dare loro una mano in casa, cucinando e facendo pulizie, rappresentando però un po' un’eccezione rispetto alle usuali richieste di chi cerca workawayers. Comunque, grazie a quest’esperienza, ho potuto visitare l’isola, dai colori desertici e vulcanici, e anche scoprire come trascorrono la vita due pensionati che hanno deciso di lasciare la fredda Scozia per essere abitanti permanenti in un luogo sperduto, piccolo e caratteristico, come Lanzarote.

Una volta concluso il mio breve progetto con loro, il mio desiderio era ancora Tenerife, più grande e caratterizzata da diversi paesaggi naturali; decido così di salire nuovamente in aereo e tornarci per un altro progetto di volontariato. Qui la situazione e l’ambientazione sono stati completamente differenti: ho infatti iniziato un altro periodo di volontariato in una finca* all’interno del comune di Guia de Isora, in piena campagna. Ad aspettarmi c’erano Florencia, che dopo le scuole superiori dall’Uruguay si era trasferita in Spagna con la sua famiglia, e il figlio Alexander, con i quali sono rimasta diverse settimane. Alcuni anni fa Florencia aveva acquistato questo terreno dove, con l’aiuto di volontari e professionisti, ha pian piano costruito il suo mondo. Oltre alla sua casa, ci sono tre piccole casette destinate ad Airbnb, con una cucina all’esterno, una piscina naturale e una serie di piante di frutta e verdura che con pazienza e costanza vede fiorire. Al momento la sua finca, chiamata Nueva Vida, non mette in vendita i prodotti dell’orto, ma ci sono fincas più grandi che fanno mercati con i loro frutti.

La giornata iniziava piuttosto presto: intorno alle 7.30 condividevo il momento della colazione con il piccolo e sua mamma dopodiché, alle 8.00 circa, iniziava quello che era il mio lavoro: irrigare piante, tenere pulito il giardino, raccogliere frutta e verdura, sistemare ed ordinare le casette dedicate ai turisti. Il momento più impegnativo è stata la pulizia della piscina naturale dalla quale si ha una vista magnifica sull’oceano e sull’isola La Gomera. Non sempre è stato facile poiché si trattava di un lavoro duro che non ero certo abituata a svolgere, ma mi sono presa cura di piante come quelle di banana, avocado e papaya di cui non conoscevo neanche la forma.

Nei tempi liberi poi Florencia mi ha portato in giro a scoprire l’isola, visitando il parco nazionale del Teide (la cima più alta di tutta la Spagna con i suoi 3700 metri circa) e gustando la cucina canaria nei guachinches di Tenerife (che possono essere paragonabili alle nostre trattorie italiane).

La costa del sud è esclusivamente turistica ma quando ci si addentra nell’entroterra, salendo verso la parte settentrionale, si scoprono degli angoli rimasti autentici e vissuti solo dai locali. Il clima di quest’isola cambia nel giro di pochi chilometri: lungo la costa Adeje e la costa del Silencio è quasi sempre estate, dove viaggiatori da tutto il mondo vengono in qualsiasi momento dell’anno per godersi il sole e le onde, mentre dirigendosi a La Laguna o Puerto della Cruz può servire un giubbetto e il pantalone anche in piena estate. La lingua ufficiale è ovviamente lo spagnolo ma l’inglese e anche il tedesco sono molto diffusi, poiché, come è risaputo, le Canarie sono meta per pensionati, e non solo, che cercano il bel tempo 365 giorni l’anno.

Un’altra avventura si è conclusa, con una bella carica di energia solare e marina, e si inizia già a fantasticare sul prossimo capitolo…

                                                       

                                                                                          Miriam 

 

*con il termine finca si intende una proprietà terriera che viene destinata a sfruttamento agrario, zootecnico o forestale.

 

 

IL GRINZONE n.77