PORTE APERTE

 

Da qualche mese, ormai potremmo dire anche da quasi due anni, qualche pasturese, attraversando via Manzoni diretto verso il centro paese, si sarà accorto di quel cancello spesso aperto sulla casa Antonia Pozzi. Particolare forse insignificante, ma in queste poche righe vorremmo provare a raccontarvi come il gesto di aprire quelle due ali di ferro custodisca il sogno di alcune persone di rendere vivo uno spazio e condividere un progetto.



Siamo un gruppo di famiglie appartenenti all'associazione MCF (Mondo di Comunità e Famiglie) che, nata oltre quarant'anni fa dall’esperienza della Comunità di Villapizzone di Milano, conta oggi la presenza di una quarantina di comunità familiari, gruppi di auto e mutuo aiuto, cooperative, attività solidali, iniziative culturali. In questi ultimi anni abbiamo conosciuto le suore della Congregazione del Preziosissimo Sangue, presenti a Pasturo. Con loro è nato un rapporto di stima e fiducia, cresciuto attraverso la reciproca conoscenza e il comune desiderio di tornare a rendere viva Casa Pozzi. Da un lato la disponibilità di un fabbricato bello, impregnato di storia e cultura per il paese, dall'altro il desiderio di alcune famiglie di vivere insieme “con la porta aperta”, come spesso ci capita di sintetizzare le nostre esperienze di comunità.

Con queste premesse è iniziato un percorso comune, che ci ha visto saltuariamente abitare e prenderci cura di Casa Pozzi in modi spesso differenti, accomunati però dal proposito di custodire un dono per tutti e non una proprietà per pochi: abbiamo accolto qualche turista di passaggio, il più delle volte con la presenza di Guido Agostoni, per cogliere l'occasione di riaprire la stanza di Antonia Pozzi. Della casa abbiamo curato gli spazi comuni, come il salone a pian terreno, per renderlo fruibile anche nella stagione invernale, caldo e accogliente per tutti, anche solo per un caffè e qualche chiacchiera insieme. Abbiamo curato gli spazi verdi, per renderli vivibili, segno di una bellezza naturale e spontanea.
Ma soprattutto ci siamo spesso ritrovati, intorno a un tavolo, durante i pasti, per condividere qualche sogno:
Ci piacerebbe trasformare casa Pozzi in uno spazio di prossimità tra le nostre famiglie che possa aprirsi alla comunità più grande del territorio, convinti del buono e del bello che già si respira in questo angolo di montagna ai piedi delle Grigne.
Ci piacerebbe creare una comunità di famiglie in grado, con i propri limiti e le proprie potenzialità, di accettare gli uni e moltiplicare le altre.
Ci piacerebbe, così, vivere di sobrietà e di cura, di accoglienza e di condivisione, come buone pratiche che accomunano tante esperienze cresciute nei nostri paesi e nelle nostre città di provenienza, ma anche non lontano da Pasturo.
Ci piacerebbe creare occasioni di incontro con chi ci vive accanto, per non tornare ad essere solo custodi dei nostri spazi, ma stimolo per crearne di nuovi per tutti.
Ci piacerebbe...

E qui forse potremmo correre il rischio della contraddizione, tornando ad essere referenti di noi stessi e delle nostre aspettative. È per non incorrere in questo inciampo che preferiamo chiudere questa pagina tornando al nostro cancello di ferro aperto sul piazzale. Che è un invito per chi ha voglia di entrare, partecipare, essere di stimolo. È un invito per una conoscenza e una condivisione di pensieri. Spesso ci troviamo il giovedì a pranzo o, con un tempo più prolungato, durante i periodi di vacanza. Queste, crediamo, sono le occasioni più semplici per rendere il sogno un progetto, il desiderio un'idea, sempre con “la porta aperta”.

 

 

                                                                                               Famiglie  M.C.F.

 

 

IL GRINZONE n.69