150 ANNI FA LA NASCITA A PASTURO

ANDREA ORLANDI, STORICO DELLA VALSASSINA 


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Ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita di Andrea Orlandi, che può essere a buon diritto considerato uno dei più grandi storici della Valsassina. Era nato a Pasturo il 15 agosto 1869 “alle ore 9 antimeridiane” in contrada ai Mulini al civico 80. Suo padre si chiamava Angelo Orlandi fu Andrea e di professione faceva il contadino; sua madre si chiamava Margherita Arrigoni fu Carlo ed era casalinga. Come era consuetudine a quel tempo, gli fu posto il nome di carlo Andrea a ricordo del nonno sia paterno che materno. Dopo aver frequentato le elementari in paese, si trasferì al Seminario di Crema dove si diplomò alla Scuola Magistrale. Insegnò dapprima a Oggiono e a Introbio, quindi a Pasturo. Il 9 settembre 1896 si sposò con la pasturese Luigia Petronilla Minoretti del fu Giuseppe panettiere (testimoni: Marco Spreafico e Rocco Ticozzi). Con la moglie gestì in paese una panetteria che gli valse il soprannome di “beato scarso” perché - si vociferava - non abbondava quando pesava il pane…

Innamorato della Valsassina e della sua storia più che millenaria, frugò tra le sue pieghe, setacciò con pazienza certosina archivi pubblici e privati, ne raccolse documenti e memorie, ne raccontò con passione e meticolosità certosina le vicende storiche in numerose (circa 150) e fondamentali pubblicazioni tra le quali meritano di essere menzionate La Rocca di Bajedo in Valsassina del 1911 (la sua prima pubblicazione), Le famiglie della Valsassina del 1932 (una indagine minuziosa, suddivisa per comuni, dei personaggi e delle genealogie valsassinesi) e il manoscritto Memorie di Pasturo e Bajedo in Valsassina, la ricerca di una vita, che ha visto la luce solo nel 1992 quando, curata da Angelo Borghi, fu data alle stampe per interessamento dell’Amministrazione Comunale e dell’allora sindaco Guido Agostoni.
L’Orlandi fu anche pubblicista e giornalista: collaborò alla rivista mensile “All’Ombra del Resegone” con don Carlo Consonni e Uberto Pozzoli, al bollettino parrocchiale di Cremeno e alla rivista “Nei Paesi Manzoniani” con Alberto Villani e Pino Tocchetti. L’ultima sua fatica fu l’opuscolo intitolato Campane in Valsassina, pubblicato nel luglio 1943. L’Orlandi si spense l’8 febbraio 1945 nella sua casa di Pasturo in via A. Manzoni al civico 30. Aveva 75 anni.

Riposa nel cimitero di Pasturo.

 

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Vogliamo concludere questo ricordo del più grande storico di Pasturo e della Valsassina ripubblicando il suo necrologio apparso sul settimanale cattolico “Il Resegone”, 23-24 febbraio 1945, p. 2: è un omaggio allo storico e all’uomo Orlandi.


Dalla Valsassina

Pasturo

69 andrea_orlandi2LA MORTE DI ANDREA ORLANDI - Il g. 8 u. s. è deceduto a 75 anni, il concittadino Carlo Andrea Orlandi che, pur nella modesta sua vita e tra le cure della propria azienda, coltivò con vera passione gli studi storici riguardanti particolarmente la nostra valle. Frugò con certosina pazienza in tutti gli archivi per ricercarne documenti che illustrò in numerose monografie ed in articoli apparsi su periodici e riviste, raccogliendo così un materiale prezioso per quanti sono indagatori del passato. Pubblicò anche un interessante volume su le famiglie notabili della Valsassina. Nella sua opera era scrupoloso sin quasi alla pedanteria, ciò che assicura del valore e della consistenza reale delle sue ricerche.

Allo spirito indagatore del compianto Orlandi non è certo sfuggita la ricerca che più di ogni altra ha valore: quella dell’eterna verità e per questo Iddio misericordioso gli sarà stato benigno nell’accoglierlo nella eterna vita.

 

                                                                                              Marco Sampietro


IL GRINZONE n.69