Avere tutto

Nando, il padre, vive a Rimini e nella vita ha fatto di tutto, ma la sua vera identità, in perfetto accordo con la moglie, è quella di ballerino. 
Lei, Caterina, la madre (ma nel racconto viene preferito il pronome), non c'è più da quattro anni, morta forse di crepacuore. 
Sandro, il figlio, vive a Milano, lavora nel campo della pubblicità, ha una donna, Giulia, ma soprattutto il demone dei demoni del gioco, il poker. 
A inizio luglio Sandro riceve una telefonata del padre, che lo invita a Rimini per il suo compleanno. La vicenda narrata copre lo spazio di cinque mesi e ha come ambiente Rimini, con tutto ciò che questo nome evoca.
Il mese di luglio trascorre sereno, nel godimento di tutti i piccoli piaceri che la vita offre e nel ricordo del passato lontano e recente, attraverso fulminanti flash-back, liberi da ogni zuccherosa retorica. 
Una sera di fine mese padre e figlio decidono di andare in una discoteca dove si balla il country e, all'uscita, Nando si accende una sigaretta e dice a Sandro che non ne ha per molto.
Passano tre mesi e i due si trovano a dover giocare la partita più grande e difficile della loro vita e la affrontano facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in più e vent'anni in meno?
Il racconto della morte del padre è straziante, ma senza alcun patetismo; durante la sepoltura Sandro giura una volta per tutte di smettere.
Manterrà la promessa?
Dal punto di vista stilistico, il pregio maggiore di questo libro sono i dialoghi, capaci nella loro essenzialità di rappresentare in una sola riga tutti i sentimenti umani.
Carlo Amanti
Indicazioni bibliografiche
Marco Missiroli, Avere tutto, Einaudi, € 12.00.
IL GRINZONE n. 87