Lei e il suo gatto



Ormai non c'è giornata, mondiale o nazionale, che non sia dedicata a qualcuno od a qualcosa. Alcune assolvono ad un compito civile e morale indiscutibile, ad esempio quella della "memoria", altre si giustificano con il rispetto delle tradizioni, altre infine risultano piuttosto farlocche. Al lettore di queste righe il compito di classificare la "Giornata nazionale del gatto" (17 febbraio) in una delle suddette categorie.

Il felino domestico è comunque presenza costante nella vita comune, suscitando passioni e repulsioni e lasciando solo una esigua minoranza indifferente.
La letteratura e le arti figurative sono piene della sua figura: un elenco al proposito renderebbe questo spazio insufficiente; basti Hemingway a rappresentare tutti gli artisti.

Quanto sopra, per presentare il libro di due scrittori giapponesi "Lei e il suo gatto" che, come chiarisce il titolo, ha come 'protagoniste quattro "Lei" ed altrettanti gatti; la presenza maschile è del tutto secondaria, anzi irrilevante.

Le quattro donne (Miyu, Reina, Aoi e Shino) vivono una profonda crisi esistenziale, fatta di solitudine e di precarietà, dalla quale riemergono grazie ai loro gatti (rispettivamente Chobi, Mimi, Cookie e Kuru).
Inizialmente sembra che siano le quattro donne a salvare i gatti, ma alla fine si verifica l'esatto contrario.

Il romanzo, pur diviso in quattro parti, è corale ed offre un quadro complessivo confortante, ma tutt'altro che melenso dell'esistenza umana ed animale, in cui alla fine a vincere è l'amore incondizionato, capace di aiutare ciascuno a convivere con la propria vulnerabilità.
Il libro è costituito di capitoli brevi, in una lingua rarefatta e solo apparentemente semplice, con una scrittura minimalista.

Dato ai gatti il dovuto, per chi ama i cani sarà un piacere leggere di John, personaggio commovente e suggestivo, che nel romanzo ha un ruolo fondamentale.

 

Indicazioni bibliografiche:

Shinkai Makoto-Nagakawa Naruki, Lei e il suo gatto, Einaudi, 2022. 



IL GRINZONE n. 78