La malnata



"La Malnata" è il primo romanzo, dopo una raccolta di racconti, della giovane scrittrice monzese Beatrice Salvioni. La storia è appunto ambientata a Monza, in particolare sul fiume Lambro che la attraversa, tra la primavera del 1935 e quella del 1936.

Il libro è un classico romanzo di formazione, le cui protagoniste sono due ragazzine, Maddalena– la Malnata e Francesca - l'io narrante, la storia di una amicizia a prova di bomba, che le porta a diventare donne.

Chi conosce Monza, anche superficialmente, le sue vie, le chiese, il parco con l'autodromo, il fiume Lambro troverà nel libro un puntuale riscontro, ma scoprirà soprattutto un ambiente sociale plasmato e dominato dal perbenismo ipocrita, dal familismo amorale, dal gretto conformismo, dalla sopraffazione, dall'abuso di potere, dal sessismo maschilista, dalla violenza e dalla guerra.

Mi ha colpito nel romanzo la capacità inventiva della giovane scrittrice, l'abilità di incastro delle vicende narrate, la raffinatezza descrittiva sia fisica che psicologica non solo delle protagoniste, ma di tutti gli attori della storia, penso per esempio al padre di Francesca.

Vorrei evidenziare poi un altro merito di questo libro: si parla tanto oggi in Italia di fascismo, più a sproposito che con cognizione di causa; visto che c'è al riguardo una ignoranza crassa e supina, il romanzo della Salvioni spiega perfettamente e senza manicheismi, meglio di tanti testi di storia, quello che il fascismo storico è stato per l'Italia e quello che il fascismo eterno, di cui parlava Umberto Eco, è oggi per noi.

Due parole sulla scrittura: intanto si tratta di un libro che si può leggere senza il dizionario a portata di mano: il linguaggio è insieme ricco e semplice, quello che usiamo noi comuni mortali; i dialoghi sono serrati e vivaci; l'uso del dialetto è ultraparsimonioso ed un evidente privilegio per chi legge queste note. Davvero un bel regalo da parte di una scrittrice, della quale sentiremo senza alcun dubbio parlare anche in futuro.



                                                                                                         Carlo Amanti

 

Indicazioni bibliografiche:

Beatrice Salvioni, La Malnata, Einaudi Stile Libero.





IL GRINZONE n.84