Buio a mezzogiorno



“Buio a mezzogiorno” di Arthur Koestler appartiene alla categoria dei libri più citati che letti.
Scritto nel 1940, il romanzo è un atto di accusa terribile e toccante, contro i danni devastanti dell'ideologia e contro i meccanismi perversi del totalitarismo.
Vi è rappresentato il drammatico rapporto fra l'individuo e il potere, fra la dignità umana e l'asservimento coatto.
Ambientato nell'Urss degli ultimi anni '30, durante il periodo buio delle grandi purghe staliniane, racconta il processo-farsa e la inevitabile fine di Rubasciov, ex commissario del popolo e rivoluzionario della prima ora, traditore di compagni ed amici, accusato a sua volta di atti controrivoluzionari ed infine reo confesso, come estremo atto di fedeltà al partito.
Lettura non facile quella di "Buio a mezzogiorno", anzi in alcuni passaggi oltremodo sgradevole: non poche pagine risultano, per il lettore, autentici pugni nello stomaco.
Il libro tuttavia, con la sua prosa secca ed essenziale, ci lascia un messaggio, ancor oggi attuale, di notevole levatura etica e civile ed una testimonianza terribile delle vicende storiche del " secolo sbagliato".

 

                                                                                                Carlo Amanti

 

Arthur Koestler, Buio a mezzogiorno, Mondatori Oscar Classici Moderni, pp. 322 / Mondatori Medusa, pp. 300.
IL GRINZONE n.24