La lingua salvata


 

La proposta di lettura che vorrei suggerire per i mesi estivi è un po’ particolare, trattandosi di un’autobiografia, e probabilmente anche impegnativa, comprendendo ben quattro volumi.
Autore dell’opera è Elias Canetti, nato a Rustshuk in Bulgaria nel 1905, da genitori ebrei, e morto a Zurigo nel 1994, premio Nobel per la letteratura nel 1981.
Autore prolifico, ha ottenuto fama mondiale, oltre che per la sua autobiografia, anche per il saggio “Massa e potere” e per il romanzo “ Auto da fè”.
I quattro volumi dell’ autobiografia di Canetti si intitolano: “La lingua salvata” (1977), “Il frutto del fuoco” (1980), “Il gioco degli occhi” (1985) e “Party sotto le bombe. Gli anni inglesi”, pubblicato postumo.
“La lingua salvata”, titolo del primo volume, è il tedesco, lingua nella quale l’ autore poliglotta sceglie di esprimersi, soprattutto per non perdere la memoria, la vita , la cultura dell’ ebraismo mitteleuropeo, raso al suolo dal nazismo.
E’ una struggente e lucidissima rievocazione dell’ infanzia e dell’ adolescenza di Canetti a Rutshuk(1905-1911), a Manchester (1911-1913), a Vienna (1913-1916), e infine a Zurigo – Scheuchzerstrasse (1916-1919) e a Zurigo – Tiefenbrunnen (1919-1921).
Per chi non conosce l’opera di Canetti, la lettura de “La lingua salvata”, testo affascinante e coinvolgente, risulta un facile approccio per conoscere uno dei più grandi scrittori e saggisti del Novecento.

 

                                                                                                     Carlo Amanti


Elias Canetti, La lingua salvata, Ed. Adelphi
IL GRINZONE n.15